Is Cannoneris - Trekking sui monti di Pula

Per la seconda volta in pochi mesi anche grazie agli amici di yogatrekking ho ripercorso i sentieri di Is Cannoneris nella parte nordoccidentale del territorio comunale di Pula, fino al confine con i comuni di Domus De Maria, Teulada e Santadi. Capita spesso di ripetere escursioni già fatte in passato, tuttavia quando il tempo ha fatto sbiadire i ricordi e sedimentare le emozioni anche una via già battuta può stupire come la prima volta. Non pensavo però che a distanza di poco tempo questo percorso potesse sembrarmi tanto diverso, ritengo che i motivi siano principalmente tre: il meteo (la prima uscita è stata caratterizzata dalla presenza di nebbia); le varianti: (nella seconda uscita siamo saliti su Punta Sebera); il senso di percorrenza dell'anello.

Voglio provare ad unire le due esperienze cercando di fondere le emozioni e sovrapporre i panorami per descrivere al meglio questo bellissimo angolo di Sardegna. La descrizione sottostante segue l'anello in senso antiorario, ritengo sia preferibile partire col tratto più emozionante per rientrare in scarico sulla comoda sterrata.

Parcheggiamo l'auto presso la Caserma Forestale Is Cannoneris e prendiamo subito il sentiero in leggera discesa che fiancheggia l'edificio, lasciandoci sulla sinistra la sterrata che ritroveremo al rientro. Da subito ci immergiamo nel fitto bosco che sicuramente qualche mese fa ci avrebbe regalato deliziosi funghi ed ora ci accoglie con i primi accenni di primavera. Ci troviamo nella  più grande lecceta della Sardegna (secondo Wikipedia la più estesa d'Europa), scampata alla distruzione grazie al passaggio al demanio avvenuto nel 1903 a seguito della preoccupante deforestazione operata da privati per fini di allevamento intensivo. 

La presenza abbondante d'acqua unita all'ombra degli alti lecci mi fa ipotizzare che il clima resti piacevole anche nelle calde giornate estive. Lungo la discesa per Su Fossu de Carriaxi guadiamo alcuni ruscelli, il primo è Riu S'Isca 'e Calamixi che scende a valle con piccole cascatelle. Risalendo il sentiero verso S'Arcu su Mori la vista inizia a spaziare sulla gola sottostante ed alcuni nudi speroni rocciosi catturano lo sguardo. In occasione del primo trekking grazie alla nebbia questa è stata la parte più suggestiva del percorso, quasi magica, solo ora tuttavia possiamo notare le immense distese boschive al di la delle vicine vette. 

Rientrati nel fitto bosco si discende per un tratto fino al guado del Riu Procile di Sebera, per poi salire un suggestivo sentiero in parte roccioso fino a Punta Calamixi. L'altopiano alberato in cima disorienta un po' ma basta fare attenzione ai colori CAI segnati su alcuni lecci per trovare il sentiero che ci porterà alla prima sterrata tramite la quale (con una breve deviazione dal nostro anello) raggiungiamo la Dispensa Procile e ci concediamo una sosta per mangiare qualcosa sul prato verde e sotto un sole tiepido ma piacevole.

Ora la meta è Punta Sebera che raggiungiamo attraverso comoda sterrata nel ricco bosco. Arrivati in vetta e passate le antenne, il panorama spazia dalle isole di S.Antioco e S.Pietro ad ovest al golfo di Cagliari ad est. La vista è appagante e dopo aver trascorso un po' di tempo in vetta a cercare di riconoscere alcuni punti geografici in tutte le direzioni decidiamo di discendere fuori sentiero verso est in direzione della strada, ammirando le peonie in fiore.

Il resto del percorso fino alla chiusura dell'anello è in scarico su sterrata e ci consente le ultime chiacchiere prima dell'arrivo alle auto. 


TRACCIATI PERCORSO:

Tracciato1 (non arriva fino a Punta Sebera ed inizia direttamente da sentiero nel bosco in senso antiorario)

Tracciato2  (seguito in senso orario passando per Punta Sebera)

Commenti

  1. Ciao grazie di questo bellissimo racconto, vorrei fare lo stesso percorso , trovo i sentieri segnalati?

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    1. Ciao, come si intravede da una delle foto qui sopra i sentieri sono segnati CAI con i soliti marchi bianchi e rossi. Ricordo tuttavia che in un tratto, distratti dai funghi, abbiamo perso il sentiero ed abbiamo dovuto recuperarlo più avanti. E' quindi sempre utile essere preparati con GPS o mappa :-)

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