Cammino Minerario di S.Barbara - 6^ tappa e sentiero dei carbonai (chiusura ad anello)

Nello spirito dei "Trekkeristi Anonimi" abbiamo approcciato la sesta tappa del CMSB con un duplice scopo. Naturalmente l'obiettivo primario è stato il completamento della tappa fino a Montevecchio ma la curiosità ci ha portati a percorrere il sentiero dei carbonai chiudendo un percorso ad anello che può essere seguito da chi voglia camminare tra magnifici siti minerari e splendidi paesaggi senza dover necessariamente organizzare una staffetta.

Il percorso completo è lungo e si consiglia eventualmente di suddividerlo in due giornate al fine di potersi concedere alcune visite guidate (come al museo di Montevecchio) e rilassanti tappe esplorative.

La partenza è dalla spiaggia di Piscinas, in prossimità del resort Le Dune, da qui la sterrata che segue il Rio Naracauli ci porta fino all'omonima miniera, i cui resti sono l'emblema di un'industria sconfitta che mezzo secolo addietro animava e trasformava il territorio dell'Iglesiente. La laveria Brassey che risale ai primi del '900 è imponente e le costruzioni attorno ospitano i fantasmi di chi abitava uffici e dormitori.

Poco più avanti della laveria parte sulla destra un sentiero che attraversa la località Perda Niedda e arriva fino alla posada di Pitzinurri. Il tratto in salita spezza un po' il fiato ma regala un bel panorama sui due versanti. Dopo un breve sentiero che ci porta fino alla chiesa di S.Barbara percorriamo un tratto di strada passando per Ingurtosu dove si può ammirare il palazzo della direzione della vecchia miniera. Costruito in stile neo medioevale il "castello di Ingurtosu" richiama l'architettura nord-europea. Lasciamo l'asfalto per una larga sterrata (SP66) ed iniziamo ad incontrare i vari siti di estrazione e lavorazione della miniera, il primo in località Genna Craboni, piccolo e facilmente accessibile, il secondo all'incrocio con la SP4.18. Da questo punto l'acqua che si riversa fuori dalla miniera tinge di ruggine il letto del Riu Mannu sottolineando se necessario l'impatto ambientale di questa industria. 

Proseguendo sulla sterrata si arriva ai siti minerari più importanti, sulla destra rispetto alla strada una bella panoramica dall'alto sui ruderi della laveria Lamarmora e sui vicini edifici di costruzione più recente. Sulla sinistra  invece si incontra il cancello d'accesso al pozzo Amsicora. È un peccato che il sito non sia accessibile almeno per un'occhiata dall'esterno, sul cancello non è riportata alcuna informazione sul concessionario da contattare per una visita, di recente tuttavia il Comune di Arbus ha inserito nel nuovo sito internet i riferimenti del CEAS, utili per chi volesse organizzare per tempo una visita guidata sia in questa località che all'arrivo in paese.

Proseguendo sulla sterrata verso S'arcu Sa Tella possiamo anche godere di una bella veduta sul bacino di Donegani e la relativa diga. Non lontano un pozzo di ventilazione della miniera che però non visitiamo. Arrivati a Cuccuru Gureu si apre una splendida vista sull'Arcuentu, poco prima dell'arco di cemento, che assicurava i mezzi in transito dalla caduta di materiali dalla teleferica, prendiamo il sentiero sulla sinistra che arriva fino ad uno dei siti più importanti del cantiere di Ponente di Montevecchio: il pozzo Sanna. La prima laveria e il pozzo risalgono alla seconda metà dell'800 ma solo nel 1936 fu costruito il nuovo impianto che fu in grado di trattare fino a 800 tonnellate di materiale al giorno. Dopo una visita veloce proseguiamo verso l'abitato di Montevecchio per un sentiero lungo il quale non è raro avvistare i cervi in libertà.

Fin qui abbiamo percorso la 6^ tappa del CMSB, ma vogliamo tornare alle dune per un'altra via. Dal pozzo Sanna si può imboccare il sentiero che segue l'omonimo torrente che per alcuni tratti resta ancora incanalato nel vecchio tunnel costruito per imbrigliarlo. Il paesaggio nel primo tratto è apocalittico, poi ci si addentra nella bassa vegetazione e dopo il guado si incontra, un po' nascosto, l'imbocco del sentiero dei Carbonai, riaperto nel 2016 e ben curato dall'associazione Piccalinna MTB (come si evince dalle molte segnalazioni lungo il percorso).  Il sentiero è molto bello e segue dapprima il Riu Roia Cani e in seguito il  Riu Se Feniu.

La vegetazione è ricca e in questo periodo la fioritura del pero selvatico illumina di un bianco abbagliante diversi tratti del cammino. Alcuni guadi ci regalano deliziosi scorci, perfetti per qualche fotografia. Arrivati al Riu Piscinas, che seguiremo fino all'arrivo, il territorio cambia. Il letto del fiume a tratti molto ampio serpeggia costringendoci a guadare di continuo, ciò potrebbe causare problemi in periodo di piogge. L'ultimo tratto del corso d'acqua, a causa della confluenza con altri torrenti che si infiltrano nelle miniere, torna ad essere visibilmente inquinato, tanto che all'arrivo alle dune un esplicito cartello avvisa sulla presenza di fanghi nocivi nel corso d'acqua. 

L'arrivo a sera ci regala un altro splendido tramonto, ancora le ampie spiagge e le dune sono deserte ed è un piacere percorrerle senza l'affollamento di turisti che le popolano in alta stagione. Un rapido saluto ai compagni di cammino e l'appuntamento alla prossima tappa, poi si rientra a casa stanchi e soddisfatti come sempre.


>>TRACCIATO DEL PERCORSO<<

Note sul tracciato: il tracciato è ridisegnato su mappa, non sono riportati i tempi di percorrenza. La parte sud dell'anello è la sesta tappa del CMSB, la parte nord chiude l'anello passando dal sentiero dei carbonai. Il percorso può essere chiuso in un giorno solo con un buon passo, meglio in primavera quando le giornate si allungano. In estate il caldo disturberà molto ed occorre abbondare con le scorte d'acqua. Ideale la divisione in due giorni.

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