Cammino Minerario di S.Barbara - 2^ Tappa (Nebida-Masua)
Per la seconda tappa del CMSB che da Nebida ci porterà a Masua decidiamo di camminare sia sul percorso più interno verso Monte Sai, sia sul tratto costiero di Porto Ferru, seguendo un anello che prevede il rientro a Nebida. Questa variante ci è concessa poiché tutti i compagni pellegrini hanno già visitato Porto Flavia (destinazione imprescindibile della seconda tappa del cammino) e ci resta pertanto il tempo per allungare il trekking di circa 4 km.
La partenza da Nebida è assolutamente inaspettata, immaginavo una semplice discesa con visita alla laveria per poi prendere il sentiero verso Masua, invece il piccolo anello che parte dall'ingresso del paese e percorre la falesia a picco sul mare, con due passaggi in galleria e l'arrivo da Sud alla Laveria La Marmora, è spettacolare. Un mix tra bellezze naturali e storiche, paesaggi mozzafiato sul mare e i faraglioni e l'imponenza della costruzione mineraria, rendono questo tratto indimenticabile.
La laveria costruita in mattoni e pietra, coi suoi archi e i pavimenti in cotto è forse uno dei punti più emblematici del cammino. Costruita alla fine dell'800 è rimata in attività fino agli anni '70 del XX secolo e ospitava, oltre agli impianti di separazione, anche due forni con relative ciminiere, ambienti di stoccaggio e un piccolo porto.
Dopo una breve ma ripida salita che ci riporta in paese, il sentiero prosegue a Est di punta Pedra Bianca addentrandosi nella macchia fino a raggiungere la provinciale, solo un centinaio di metri sull'asfalto poi riprendiamo un piacevole sentiero verso Monte Sai. Dal punto più alto possiamo dare un primo sguardo alla vecchia miniera di Masua ed agli scavi che ancora costituiscono una ferita aperta per il territorio e l'ambiente naturale. Ci allontaniamo dirigendoci verso la costa fino a Porto Corallo e da qui iniziamo un tratto a bastone fino alla spiaggia di Masua, dove lo scoglio Pan di Zucchero (nome originale: Concali su Terràinu), si mostra in tutto il suo splendore attirando sguardi e scatti fotografici.
Una breve pausa contemplativa, poi riprendiamo in senso inverso il tratto di costa che ci riporta a Porto Corallo e da qui seguiamo il vecchio cammino sul mare conosciuto anche come sentiero dei cinque faraglioni. Il tratto che arriva fino a Porto Ferru è sicuramente il più spettacolare. A picco sotto di noi acque cristalline con colori che mutano dal verde smeraldo al blu più intenso. Grandi scogli scuri che affiorano dal mare caratterizzano questo tratto di costa. Arrivati al piccolo porto ci sembra di essere stati catapultati nel passato, quando le barche di legno qui ormeggiate erano gli unici mezzi a solcare queste coste in cerca di buone prede.
Proseguiamo sul sentiero verso Porto Banda, sempre accompagnati dalla vista sui faraglioni e sul mare. Il pomeriggio è caldo e come già visto a Masua, anche qui in spiaggia qualcuno prende il sole e si concede un bagno di fine febbraio. In questo tratto si chiude l'anello e dopo un po' d'asfalto ripercorriamo l'ultimo tratto in salita che ci riporta a Nebida ed alle meritate birre di fine cammino.
Tracciato e mappa AllTrails:
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