Cammino Minerario di S.Barbara - 1^ Tappa (Iglesias-Nebida)


Dopo anni di rinvii e tentennamenti finalmente grazie al gruppo "Trekkeristi Anonimi" si parte per il Cammino Minerario di S.Barbara. Nicola non aveva finito di chiedere "...andiamo?" che già le mani erano tutte alzate. Prese le credenziali siamo quindi partiti da Iglesias verso Nebida per la prima tappa, incuranti della pioggia che ci avrebbe accompagnati per un buon tratto.

Il nostro punto di partenza è la chiesa di S.Domenico, dopo una breve salita due cippi stradali segnano il via per questa nuova avventura. La parte iniziale del cammino è su un comodo sentiero lungo il quale iniziamo a vedere i primi manufatti minerari, in particolare dopo Monte Casula su entrambi i lati della carrareccia notiamo i resti di diversi forni di calcificazione, ma è solo quando arriviamo in prossimità degli scavi di Cungiaus che iniziamo a vedere da lontano le prime strutture importanti: alcuni pozzi ed ingressi in galleria. Iniziamo a salire verso le rovine su quella che potrebbe sembrare un'alta collina ma è invece una montagna generata dalle risulte degli scarti minerari. 

Arrivati alla sommità notiamo l'indicazione di un "punto d'interesse", passiamo un cancello aperto e ci si presenta davanti la bocca dell'inferno. L'intera montagna è stata scavata ed ora al suo posto c'è una voragine immensa e spettacolare. Restiamo quasi in soggezione ammirando ciò che l'uomo ha potuto fare a questo territorio e ci chiediamo quanto lavoro e quante vite siano state consumate durante il periodo di attività della miniera.

Ritroviamo la strada asfaltata che ci regala un bel punto panoramico sulla città di Iglesias e proseguiamo fino al villaggio minerario di Monteponi la cui costruzione iniziò a metà del '800 e che divenne una vera e propria città mineraria dopo la prima guerra mondiale, quando agli edifici funzionali alla miniera vennero aggiunti ospedale, scuola, asilo, chiesa ed altre strutture di servizio. Oggi resta un borgo fantasma con suggestive costruzioni in rovina che lo caratterizzano come uno dei più importanti esempi di archeologia industriale.

Proseguiamo sul tracciato notando diversi accessi murati alle gallerie della miniera fino ad arrivare al borgo di Monte Agruxiau. Da qui parte la strada cementata che seguiamo fino al canale di Genna 'e Rutta dove ci fermiamo per il pranzo. Sopra di noi un pozzo minerario di costruzione abbastanza recente ci conferma che i fantasmi dei minatori ci seguiranno passo passo fino alla conclusione.

Il tratto successivo in salita conduce alla vecchia miniera di Monte Scorra. Il panorama è molto suggestivo, passiamo accanto ad un piccolo agglomerato di edifici appesi sul versante della montagna, poi svalichiamo vicino a punta Mezzodì e riprendiamo la strada asfaltata. In questo tratto notiamo diverse  casematte che probabilmente furono costruite come guardia alle operazioni della miniera ed ai trasporti durante la II Guerra Mondiale. 

Arriviamo finalmente a Nebida e la vista sui faraglioni e sul Pan di Zucchero è come sempre meravigliosa. Passiamo sotto la montagna implosa della vecchia miniera di Nebida ed arriviamo alla chiesa di S.Barbara per concludere poi la tappa con una buona birra mentre si programma la tappa successiva.


>>TRACCIATO DEL PERCORSO<<

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