Villacidro - Anello Oridda Piscina Irgas





Il trekking a Villacidro sorprende sempre, in particolar modo dal punto di vista naturalistico e regala ogni volta momenti di serena felicità. Dopo la recente visita al massiccio di Santu Miali di cui mi rimanre ancora il prepotente profumo del timo selvatico che arriva fino alla vetta, stavolta il sentiero ci porta a Oridda verso Piscina Irgas. 

La stagione non ci concederà la vista delle cascate, attualmente in secca, per contro potremo camminare sul letto del fiume fino al punto del salto e godere di una spledida vista da una prospettiva inusuale.


Il punto di partenza è il vivaio forestale di Campu s'Isca, in prossimità della "Posada Monti Mannu", da qui si procede costeggiando il letto del Riu Cannisoni per un breve tratto nel quale alcuni saggi nel granito testimoniano la vocazione mineraria che il territorio ha avuto in passato. Dopo circa un chilometro, passato il letto del torrente, prendiamo verso Ovest un sentiero che ci riporta subito alla strada sterrata che dovremo seguire per un buon tratto tra i boschi di leccio ed una gran varietà arbusti tra i quali corbezzolo, biancospino, erica, lentisco, filirea e ginepro. 

Nei tratti in cui il bosco si apre lo sguardo è attratto dai picchi granitici, testimonianza delle forze che per intere ere geologiche hanno contribuito alla formazione del basamento della Sardegna (batolite sardo-corso). Il resto delle rocce è principalmente costituito da argilloscisti e conglomerati sedimentari.

A circa sei chilometri dalla partenza il percorso cambia, un piccolo rimboschimento di abeti, pini ed eucalipto confonde le idee disorientandoci un po' ma torniamo subito alla flora locale avventurandoci su sentieri più stretti fino alla gola scavata dal Riu Oridda e fino al punto in cui, in periodo di piena, le cascate di Piscina Irgas fanno un salto di 45 metri. 

Rientrati sul sentiero principale iniziamo a salire con buona pendenza, raggiungendo il punto più alto del percorso e godendo di una spettacolare vista sulle gole e sulle vette che ci circondano. Questo è sicuramente il tratto più suggestivo e impegnativo del trekking, ma dieci minuti di relax a contemplare il bosco e la vallata sotto di noi, pensando nel silenzio allo scroscio della cascata, ci alleggeriscono e ci preparano all'ultima parte del percorso. 

Scendiamo in direzione nord, rientriamo nel bosco fino alla sorgente S'Acqua Frischedda e ripieghiamo a sud-est seguendo il Rio Cannisoni, scorgendo nelle sue pozze pesci di buona taglia. Anche questo tratto lungo il fiume è molto suggestivo e ci accompagna fino alla chiusura dell'anello ed alla consueta birra di fine trekking.

Caratteristiche tecniche:
Si tratta di un percorso di media difficoltà lungo circa 12km. L'altitudine massima è di 660 metri con un guadagno altimetrico di 430m. Il tempo in movimento è di circa quattro ore, tuttavia vale la pena fermarsi nei punti panoramici o sul fiume per godere del territorio e portare la durata del trkking a circa 6 ore. I sentieri sono ben segnati e facilmente percorribili eccetto pochi punti leggermente esposti.


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