Piscine Coccorrocci e Sa Rutta Stampada - Ogliastra (Tertenia e Gairo)


Ancora una volta mi trovo a scrivere a "sentieri chiusi", nell'attesa di poter riprendere le escursioni. Mi capita di ripercorrere vecchie uscite con l'aiuto delle fotografie scattate, questa in particolare è una bella camminata che ho fatto con pochi amici a metà novembre 2020. Scelsi questo percorso che ritenevo non troppo impegnativo considerata la presenza di un bambino. Col senno di poi devo ammettere che ricordavo l'ultimo tratto meno difficile, tuttavia durante la salita per Sa Rutta Stampada il nostro piccolo eroe è stato fantastico, considerato che l'esordio alle piscine era stato: "uff... non ho voglia, io non sono fatto per il trekking, potevo essere coi miei amici e invece sono qui". Fantastico.

L'attacco è alla spiaggia Coccorrocci, in prossimità dell'omonimo camping. Per evitare la strada sterrata, dopo un primo breve tratto, prendiamo il sentiero che segue il letto del Riu Badde Gottiu (che segna il confine tra i territori comunali di Gairo e Tertenia).  Il sentiero lungo un bosco di lecci giovani ci ricollega alla strada dopo poco più di un chilometro, subito prima della deviazione per le piscine naturali di Monte Ferru, conosciute anche come Piscine di Coccorrocci. 

Le vasche naturali di un bellissimo granito rosa sono situate su diversi livelli e collegate l'una all'altra da piccole cascate. Il paesaggio è splendido e la vegetazione abbondante. Sicuramente avendo un po' di tempo da spendere in osservazione potremmo vedere le varie specie faunistiche tipiche di questo territorio avvicinarsi alle pozze per dissetarsi. Sembra quasi un'enclave ambientale completamente staccata dal territorio circostante, un'oasi meravigliosa alimentata dalle sorgenti di Su Accu ‘e Axina. L'unico problema è che la stagione e le temperature non ci consentono di fare una nuotata nelle vasche.

Dopo aver goduto di uno splendido panorama a monte delle piscine, ripercorriamo i nostri passi fino alla strada che segue il Riu S'Alinus Mannu fino a Genna Didu. Questa è sicuramente la parte meno esaltante dell'escursione e quella che ha più annoiato il mio piccolo ospite. Sebbene siamo comunque immersi nella natura, la larga sterrata non offre grandi emozioni e arrivati al valico approfittiamo di un gazebo semidistrutto per fermarci a mangiare e riposare rubando spazio ad alcuni cacciatori.

Ripreso il cammino troviamo subito un sentiero sulla sinistra in direzione Cuile Lionis. Lo spirito cambia, il panorama è meraviglioso e i sentieri sono piacevoli ed immersi nella vegetazione tipica delle zone costiere. Da una parte il rosso delle piccole vette rocciose attira lo sguardo, bilanciato dai colori del mare sul lato opposto che, nonostante la giornata grigia, ci regala varie sfumature di blu. 

Alla fine della discesa, in prossimità del camping Tesonis, ritroviamo un tratto di strada che percorriamo in direzione di Arcu Silibedda e che ci porterà alla parte più bella del trekking: la salita verso Sa Rutta Stampada. Il sentiero si inerpica ripido su un antico percorso di carbonai fino al valico di Scala Ogliastra. Occorre prestare attenzione alle parti cedevoli del terreno durante la salita ed evitare le zone esposte. Se si hanno bambini al seguito questo è il momento di coinvolgerli nell'avventura distraendoli dalla fatica con storie e racconti e prestando la massima attenzione alla sicurezza. Più si sale più gli scorci sul paesaggio diventano meravigliosi, incrociamo alcuni segnavia del "Cammino 100 Torri" e non mi stupisco che questo sentiero vi sia stato incorporato. 

Arrivati al valico possiamo godere della finestra sul mare di Sa Rutta Stampada. Si tratta di un arco di roccia che incornicia la costa ogliastrina aumentandone, se possibile, il fascino. Ci concediamo un po' di tempo per riposarci dalla faticosa salita e meditare sullo spettacolo che ci circonda, poi iniziamo il sentiero in discesa che ci riporterà a Cuile Orgiola Brugiada per la chiusura del percorso. L'intero anello è di fatto il periplo attorno a Punta Cartucceddu e consiglio di seguirlo come abbiamo fatto noi in senso antiorario per lasciare all'ultimo la parte più panoramica ed emozionante.




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