S'Istrada Manna - Urzulei





L'invito di un buon gruppo di amici a percorrere S'Istrada Manna è irrinunciabile, pertanto prima dell'alba si parte per Baunei per un altro giro in Supramonte, questa volta tra il territorio di Baunei e quello di Urzulei.

Si inizia a camminare dallo spiazzo di Lovettecannas verso Genna Cuccureddu. Dopo un primo tratto di carrereccia, con panorami che già iniziano a mozzare il fiato, ci si addentra su sentiero (non sempre segnato) con fondo misto prevalentemente costituito da pietraia e roccia calcarea. Orientandoci tra la bassa vegetazione arbustiva arriviamo a s'Iscala 'e Ghirovai, tipica "iscala 'e fustes" in legno di ginepro costruita dai pastori in tempi remoti per consentire il passaggio sulla parete verticale. 
Subito sotto, discesa la parete, ci fermiamo all'omonimo cuile per per una breve sosta, i profumi di mentuccia e rosmarino ci coccolano, il panorama è stupendo ma ci rimettiamo in cammino con la consapevolezza che il meglio deve ancora arrivare. 

Un rapido passaggio a valle della gola di Gorroppeddu ci mostra una probabile meta per future uscite, poi finalmente arriviamo alla Cengia Ruvio, più nota come S'Istrada Manna. Spettacolo. L'ingresso alla cengia è delicato ma non difficile, dopodiché la si percorre tutta in tranquillità fino ad un altro punto verso l'uscita che richiede un po' di attenzione. 
S'Istrada Manna (foto di S.Muscas)

La tonalità ocra della cengia contrasta col grigio del calcare circostante e col verde intenso dei boschi che riempiono, ininterrotti, la valle sottostane ed il versante dei monti di fronte a noi. Decidiamo di fare qui la pausa pranzo per prolungare la sensazione di essere sospesi su una vallata meravigliosa. 
Dopo esserci rifocillati usciamo dalla cengia e iniziamo una ripida ed impegnativa salita su pietraia cedevole per raggiungere S'Ungrone 'e sa Rutta Niedda, dove una suggestiva apertura circolare nella parete di calcare bianchissimo forma una finestra sul cielo che, vista la splendida giornata, è di un azzurro intenso.


Sempre più soddisfatti passiamo la cresta di Serra Oseli, ammirando ancora una volta dall'alto il panorama mozzafiato, per ridiscendere verso il sentiero sterrato che ci porta a destinazione. L'anello si chiude con un buon bicchiere di vino e la promessa di nuove uscite in buona compagnia.






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