Punta Salinas
Uno dei luoghi imprescindibili per il trekking nel Supramonte di Baunei è Punta Salinas. In questa splendida giornata di primavera abbiamo optato per un percorso un po' alternativo al giro classico. Anzichè procedere a NE da Su Porteddu verso Irbidossili o Assas Altas e poi scendere a Goloritzè, poichè non avevamo intenzione di arrivare al mare abbiamo deciso di fare un anello più largo, sempre con partenza dal parcheggio di Su Porteddu ma in direzione SE.
Il primo punto d'interesse che visitiamo è il nuraghe di Co 'e Serra, uno dei tre grandi nuraghi del Golgo e l'unico che ancora non avevo visto. Si tratta di un nuraghe complesso con una parte più antica (1500 a.C.) "a corridoio", intorno alla quale in seguito furono costruiti una torre a tholos e un edificio rettangolare che costituisce un unicum tra i nuraghi sardi (forse un piccolo tempio). Dopo aver visitato il sito archeologico iniziamo a salire e passiamo il cancello di Pissu 'e Serra, qui si sviluppa la maggior parte del dislivello positivo, ma il fondo e buono quindi arriviamo in cima agevolmente.
Arrivati in quota iniziamo a vedere splendidi panorami sul mare e sulla splendida costa di Cala Gonone e Orosei. Arriviamo quindi al Cuile Irbidossili ed ammiriamo l'invidiabile posizione del secondo cuile situato a picco su Bacu Maore, la cosa ci emoziona particolarmente considerando che l'indomani percorreremo proprio questo canyon.
Iniziamo la discesa verso il Cuile Runcu 'e su Pressu, alcuni robusti lecci si fanno fotografare in tutto il loro splendore, poi passando tra i ginepri arriviamo al cuile che tuttavia è in stato d'abbandono, quindi appunto mentalmente che non è un ottimo luogo per bivacchi. Proseguendo sul sentiero arriviamo ad un bel punto panoramico e dal nulla spunta una processione di turisti in fila indiana che ci strappa una quindicina di "ciao" ed altrettanti "salve" e poi si perde nella macchia in direzione opposta alla nostra, è segno che non manca tanto all'arrivo. Infatti poco dopo ci troviamo su Punta Salinas davanti ad uno spettacolo mozzafiato. Sotto do noi Cala Golotitzé con la sua caratteristica aguglia, sulla cui cima riusciamo a vedere due minuscoli scalatori. Attorno le tonalità di blu quasi irreali del mare sono interrotte solo dalla scia di qualche elica. Più avanti si scorgono la Cala dei Gabbiani e Mudaloru, le altre cale sono purtroppo nascoste.
Dopo esserci riempiti gli occhi di bellezza è l'ora di riempire anche lo stomaco, non possiamo stare qui sul belvedere con la probabilità di disturbare il via vai degli escursionisti, decidiamo quindi di tornare indietro per un breve tratto e girare per Cuile Salinas, qui mangiamo e ci riposiamo qualche minuto. Notiamo una "iscala e fustes" (di cui conoscevamo l'esistenza) che dal cuile consente a chi è un minimo pratico di arrampicata, di arrivare alla terrazza. Naturalmente ci siamo ben guardati dall'utilizzarla sia in salita sia in disarrampicata, lasciamo ai più coraggiosi questa esperienza.
Ripreso il cammino scendiamo i ripidi tornantini per Bacu Canale, arrivati in fondo potremmo girare a destra per Goloritzé ma il nostro programma non lo prevede e prendiamo a salire lungo il canale. Più avanti svoltiamo a destra sul sentiero per Assas Altas, tra una chiacchiera e l'altra ci dimentichiamo di visitare il cuile e continuiamo sul sentiero che confluisce su Bacu Goloritzé. Seguiamo quindi la via classica per rientrare a Su Porteddu e chiudere l'anello. In questo tratto la presenza dei turisti si fa già ingombrante ed immaginiamo l'aumentare del traffico con l'approssimarsi della stagione estiva.
Una giornata meravigliosa, ancora una volta questo territorio non tradisce e domani alzeremo l'asticella percorrendo Bacu Maore fino a Portu Cuadu... aspettative alte. Soddisfatti e pronti non possiamo far altro che chiudere con un paio (alla sarda) di birre fresche.
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