Montiferru - Trekking: la via dell'acqua

Trekking Montiferru

Il Montiferru è un massiccio di origine vulcanica caratterizzato da fitti boschi, maestose formazioni rocciose e grande abbondanza d'acqua (torrenti, piccole cascate e sorgenti). Il territorio di Cuglieri occupa il versante occidentale, digrada verso il mare fino alla costa ed è caratterizzato da una vegetazione ricca e varia. Si passa dalla macchia mediterranea, agli oliveti e i frutteti, per finire con le leccete che caratterizzano il territorio montano.
Sotto il profilo geolitologico il Montiferru è caratterizzato da spettacolari formazioni fonolitiche e da rocce basaltiche che accompagnano l'occhio dalle vette più alte alle falesie a picco sul mare. Parte della costa si distingue per le bianche e suggestive scogliere di roccia calcarea.

IL PERCORSO

Il percorso proposto non è segnato, è un anello di poco più di 12 Km con un livello di difficoltà medio. Il guadagno altimetrico è di 460 m e si raggiunge un'altitudine massima di circa 800 m.

Punto ideale per la partenza è il parcheggio sotto il Castello del Montiferru (meglio noto come Casteddu ‘Etzu), dal quale si può percorrere la ripida salita che porta alle rovine. 
Il castello fu costruito nella seconda metà del XII secolo, durante il regno del giudice di Torres Barisone II, al fine di difendere la frontiera dalle mire espansionistiche del giudicato di Arborea. Con la caduta del giudicato di Torres il castello passò proprio ad Arborea che ne fece una piazzaforte durante i conflitti contro gli aragonesi. In epoca feudale fu acquisito tra i possedimenti della famiglia Zatrillas, conti di Cuglieri e marchesi di Siete Fuentes, che lo tennero per più di 200 anni. Il castello fu abbandonato alla fine del XVII secolo.

Trekking Montiferru
Dopo la discesa dal castello si percorre il sentiero che porta alla località Canighelbu dove per la prima volta si incontra il torrente (riu) S'Abba Lughida, che ricomparirà più volte durante l'escursione. Gli appassionati di geologia potranno ammirare da qui la splendida conformazione basaltica di sa Coa 'e s'Abile. Vicini alla strada, in terreno privato, si trovano alcuni ipogei del neolitico recente: le “Domus da Janas di Serruggiu”. Parzialmente danneggiate dall’incuria e dal vandalismo, le due strutture principali offrono ancora suggestioni che riportano al all'età della pietra ed alla prima età del rame.  Le domus non sono segnate nella traccia riportata di seguito, tuttavia per individuarle è sufficiente una veloce ricerca su Maps, è auspicabile che vengano in futuro rese facilmente fruibili ai visitatori.


Lungo la successiva parte del tracciato si nota la presenza di muri a secco che delimitavano i terreni  (di molto precedenti all'editto delle chiudende), ed il selciato (a tratti coperto dal cemento per agevolare l’accesso alle campagne ai mezzi a motore). In questa parte del percorso la vegetazione è ricca, si passa sotto tunnel di corbezzolo e leccio, spesso edera rampicante e salsapariglia vestono gli alberi, in alcuni tratti si fanno veri e propri bagni nella profumatissima ginestra.

Trekking Montiferru
Finalmente si arriva alla cascata: "S'Istrampu 'e Massabari", un meraviglioso salto collocato in uno scrigno naturale racchiuso tra acqua, bosco e roccia. La cascata (perenne) è visitabile in qualsiasi periodo dell’anno, sebbene la portata si riduca nei mesi più caldi. Il microclima che si crea grazie all'acqua rende piacevole la visita anche nelle torride giornate estive.

Lasciato S'Istrampu e ripresa la salita si raggiunge “Su Cuile 'e Micheli B.”. Si tratta di un posto magico dove la struttura circolare di un vecchio recinto di pietra per il bestiame, situata su un piano erboso circondato da fitta vegetazione e da una corona di vette della catena, crea un’atmosfera quasi fiabesca.
Trekking Montiferru
Questo tratto del percorso si presta particolarmente a considerazioni relative alla geologia del territorio. Oltre alle cime basaltiche e fonolitiche si possono ammirare alcuni straordinari dicchi (sa Traessalza).

Si dovrà ripercorrere a ritroso una piccola parte del percorso, poi si riprende l'anello fino ad arrivare a "Sa Domo 'e su Fruschiu". Si tratta di una piccola costruzione di due locali in rovina della quale non si conosce esattamente l'utilizzo originario, ma la cui fattura fa supporre che fosse utilizzata come appoggio o come deposito dall'ordine dei Frati Serviti, stanziati nel territorio già dal XVI secolo. Vicino a questa costruzione, addentrandosi tra i lecci, si può raggiungere un meraviglioso punto panoramico sul versante occidentale del Montiferru che spazia fino al mare. Immediatamente dopo la costruzione occorre prestare attenzione perché il percorso continua sulla sinistra del sentiero più battuto con una deviazione non segnata.

Trekking Montiferru
Nell'ultimo tratto del percorso si incontrano alcuni ruscelli (che talvolta diventano rigagnoli o vanno in secca in piena estate), ed alcune fonti. La natura è sempre ricca, le salite sono terminate e si arriva "in scarico" al punto d'incontro con la strada asfaltata. Qualche centinaio di metri e si arriva al parcheggio del castello, per un ultimo sguardo soddisfatto prima del rientro a casa.




NOTA IMPORTANTE: questo post è stato scritto prima dell'incendio che ha devastato buona parte del Montiferru a fine luglio 2021. Molti dei posti descritti sono stati consumati dalle fiamme e le foto sono memoria di come il territorio dovrà tornare ad essere. Mappa territori bruciati al seguente [LINK]

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